Guida alla carta da parati ecologica
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La carta da parati, oggetto di un ritorno in voga nei progetti di design d’interni, è sempre stata tradizionalmente poco ecocompatibile. Veniva infatti prodotta con materiali misti, come carta, tessuto non tessuto, fibre sintetiche, coloranti vernici e colle, difficili da separare in fase di smaltimento per essere riutilizzati. Inoltre, molti di questi materiali richiedevano spesso processi di produzione inquinanti. Oggi, la consapevolezza comune è in una fase di evoluzione. Sempre più consumatori prestano una crescente attenzione alla sostenibilità complessiva dei prodotti e questo riguarda anche le carte da parati.
Processi di produzione non inquinanti, materiali naturali, finiture sostenibili: le carte da parati ecologiche proteggono l’ambiente e anche la nostra salute.
Cosa rende la carta da parati ecologica?
Non esistono linee guida univoche per identificare una carta da parati ecologica, ma ci sono sicuramente diversi fattori da prendere in considerazione per emettere un giudizio complessivo. Alcuni riguardano le materie prime utilizzate, altri il processo produttivo con cui vengono create, altri ancora il processo di finitura e di smaltimento. Alcuni esempi:
- Materie prime non a base di petrolio. Materiali come il PVC, usato per la carta da parati in vinile, sono composti in parte da carbonio, a loro volta proveniente da materie prime fossili, altamente inquinanti;
- Materiali sostenibili. Legno e cellulosa, ma anche fibre tessili come il lino e altri materiali naturali come erba, sughero, bambù e fieno, sono tutte alternative sostenibili per la produzione di carta da parati ecologica, facili anche da smaltire;
- Processi di produzione certificati. È consigliabile optare per una casa produttrice trasparente, che rende noto il proprio processo di produzione e le certificazioni ad esso connesse, come la carta certificata FSC;
- Basso consumo di risorse. La carta da parati può essere realizzata anche in carta riciclata, con ridotto consumo di acqua e di energia, grazie all’utilizzo di energie rinnovabili;
- Inchiostri a base acqua. Si tratta di miscele di amido di cellulosa, calce, acqua e pigmenti di colore che non danneggiano né le persone né l'ambiente, usate per colorare la carta da parati ecologica;
- Facile smaltimento. Se è prodotta con materiali difficilmente separabili la carta da parati diventa un rifiuto indifferenziato non riciclabile; viceversa, diventa differenziabile e in alcuni casi addirittura compostabile.
Vantaggi della carta da parati ecologica
Ad oggi, le carte da parati ecologiche e sostenibili sono ancora un’eccezione sul mercato. Attirano una ristretta nicchia di persone che sceglie di fare acquisti etici, dettati da un globale rispetto per l’ambiente. Tuttavia, la carta da parati ecologica è anche una scelta a favore della salute: per esempio, una carta da parati prodotta con materie prime naturali, poco trattate in superficie, è anche meno dannosa per l’uomo, perché trattiene meno sostanze nocive e inquinanti.
Inoltre, scegliere una carta da parati ecologica, come la carta da parati in fibra vegetale, è una scelta capace di generare un impatto positivo a ampio raggio. Innanzitutto, sostiene la produzione di materie prime naturali, come legno, bambù, cotone e sughero. Inoltre, favorisce la diffusione di pratiche di coltivazione prive di pesticidi e processi di produzione con inchiostri senza solventi e leganti naturali. Infine, contribuisce a diffondere sempre più tra i produttori la consapevolezza dell’importanza di certificare (e quindi migliorare) i propri processi produttivi.
Tipologie di carta da parati ecologica
Abbiamo stabilito come alla classificazione di una carta da parati come “ecologica” contribuiscano diversi fattori, dalle materie prime e dalla loro composizione al processo produttivo e di finitura. Ma detto questo, quali sono le tipologie di carta da parati ecologica oggi presenti sul mercato? Ecco qualche esempio:
- Carta da parati in lino. La coltivazione della pianta del lino è efficiente e sostenibile. Le fibre di lino, inoltre, sono antistatiche, repellenti verso lo sporco e battericide;
- Carta da parati in cellulosa. Senza patinatura, con percentuale di carta riciclata pari ad almeno il 60%, monostrato, non causano emissioni nocive;
- Carta da parati in truciolato di legno. Con un contenuto di carta riciclata dell'80%, presenta una speciale struttura granulosa;
- Carta da parati in fibre organiche. Si tratta di alternative naturali come la carta da parati in bamboo o la carta da parati in sughero, spesso abbinate a resine ecocompatibili.
Carta da parati in fibra di vetro prodotta in modo sostenibile
La Gavazzi ha reso i tessuti tecnici innovativi in fibra di vetro GAVATEX la miglior soluzione per rifinire le pareti interne in modo sostenibile ed ecocompatibile. Gavazzi ricerca e utilizza materiali riciclabili per l’imballaggio e nei cicli produttivi. Circa il 90% delle materie prime utilizzate sono riciclabili, mentre quelle provenienti da riciclo rappresentano un ulteriore 5% circa.
Come certificato dal LCA effettuato, circa il 90% dei rifiuti prodotti è avviato al riciclaggio o alla rigenerazione. Inoltre, è stato implementato un sistema di monitoraggio continuo e diagnosi dei consumi energetici, che ha permesso di individuare progetti di efficientamento dei consumi. Tra questi, l’aumento della produzione dell’energia da fonti rinnovabili, l’inserimento nella valutazione dei fornitori di punteggi di valutazione ambientale, certificazione automezzi e indici di inquinamento, e infine il graduale passaggio all’elettrico per i mezzi di trasporto aziendali.
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